FAQ
Le domande più frequenti

L’impianto endosseo dopo quanto tempo può essere utilizzato per masticare?
L’utilizzo dei più comuni impianti merceologicamente proposti prevede l’applicazione del protocollo di Scuola Svedese ovvero dopo un primo periodo biologico di guarigione chiamato “osteointegrazione” che mediamente consiste in 2-4 mesi.
Cosa si intende per Implantologia Immediata?
Per Implantologia Immediata s’intende il carico immediato di impianti endossei entro le 24-48h dalla chirurgia con denti protesici. Presuppone l’applicazione e l’osservazione di principi differenti dal protocollo di Scuola Svedese più propriamente appartenenti alla Scuola Italiana, storicamente parlando.
Qual è la differenza tra Impiantologia Bifasica ed Implantologia Immediata Funzionale?
L’Implantologia bifasica, consente la funzione masticatoria solo dopo un adeguato periodo di guarigione e di attesa (4-6 mesi). L’Implantologia Immediata Funzionale consente di riabilitare la funzione nell’immediato post-operatorio per merito di una chirurgia meno invasiva, nella grande maggioranza dei casi, che non necessita di interventi che mirano ad aumentare il volume osseo secondo gli orientamenti di oggi.
Da quanti anni esiste l’implantologia immediata funzionale in Italia?
L’implantologia orale è cominciata parlando prevalentemente italiano negli anni ’60 e numerosi italiani ne hanno scritto tante pagine, tra le migliori. Per loro già esisteva il carico immediato funzionale, anzi a dir la verità esisteva solo quello: a cominciare da Manlio Formiggini, passando per Stefano Tramonte, il primo ad impiegare il titanio, per arrivare a Pier Luigi Mondani ed a Dino Garbaccio ancora primo a teorizzare a praticare il bicorticalismo. E tanti altri non meno illustri.
Di quale materiale sono fatti gli impianti?
Il titanio, perché è il materiale più biocompatibile attualmente a disposizione.
L’implantologia è dolorosa?
Grazie alla tecnica trans-mucosa è rutinario non utilizzare il bisturi. Durante il trattamento non si sente assolutamente niente in quanto viene effettuata anestesia locale, la stessa che si usa per le cure ai denti. Dopo l’intervento, gli eventuali postumi si controllano comunque senza problemi con i comuni farmaci antinfiammatori che verrano prescritti.
Cosa si intende per implantologia a carico immediato?
Si intende la possibilità di inserire gli impianti e nello stesso momento applicare dei denti fissi provvisori che permetteranno di espletare immediatamente la funzione e di ottenere subito risultati estetici, la finalizzazione ultima si realizza con la costruzione dei denti definitivi.
Con i denti provvisori, dopo quanto tempo posso masticare?
Con i denti provvisori si può masticare nell’immediato post-intervento perché la struttura implantare realizzata permette di sopportare da subito il carico. Sarà il carico stesso ( entro certi limiti) a stimolare il tessuto osseo e la sua guarigione.La masticazione dovrà avvenire in modo graduale assumendo una dieta con cibi morbidi e via via più consistenti, permettendo una riabilitazione graduale dell’apparato orale.
Da quanto tempo esiste la tecnica del carico immediato?
L’esperienza sul carico immediato è più che quarantennale, ricordiamo infatti che l’implantologia è nata come carico immediato. Questo dovrebbe risultare quasi ovvio se pensiamo che l’implantologia non è altro che un trattamento simile a quanto realizzano gli ortopedici. Si è mai visto un ortopedico che attende mesi prima di caricare una vite di sintesi? Il paziente camminerebbe dopo 3-4mesi? Evidentemente no! invece, i dentisti chiedono ai propri pazienti di masticare dopo 3-4 mesi!
Cosa si intende per tecnica trans-mucosa?
Vi sono due possibilità di inserire gli impianti. Una prevede il bisturi e si realizza incidendo la gengiva, scollando un lembo di mucosa per forare l’osso e posizionare gli impianti. Alla fine di tutto ciò si metteranno dei punti (tecnica classica). L’altra è la tecnica trans-mucosa, dove l’implantologo posiziona gli impianti soltanto tramite dei piccoli fori attraverso la mucosa senza la necessità di punti di sutura e con un trauma chirurgico minimo.
Quali sono i vantaggi della tecnica trans-mucosa?
Il vantaggio maggiore è dato dalla minima invasività che porta al minor danno possibile ai tessuti e quindi ad una guarigione più veloce e molto meno sintomatica. Si annulla quindi il rischio della comparsa di gonfiore ed ematomi nel post-intervento.
Il carico immediato si può realizzare sempre?
Quasi sempre è realizzabile il carico immediato. Questo va evitato soltanto in rarissimi casi in cui la situazione ossea è talmente compromessa da richiedere un intervento invasivo di ricostruzione, anche se la possibilità che questo sia indispensabile è molto ridotta.
Il carico immediato si può applicare anche alle dentiere?
Certamente. E’ possibile stabilizzare dentiere che si muovono, in un’unica seduta posizionando, in modo estremamente a-traumatico grazie alla tecnica trans-mucosa, 4 impianti che andranno subito collegati tra di loro e permetteranno di fissare la protesi e addirittura di ridurre le dimensioni del palato sulle protesi superiori.
Quanto dura l’intervento per posizionare un impianto?
Possiamo stimare il tempo necessario per il posizionamento di un impianto in pochi minuti, salvo casi più complessi. Nel caso vi sia la necessità di fare estrazioni è comunque possibile posizionare impianti? Certamente, si parla in quel caso di implantologia post-estrattiva che comunque potrà essere anche a carico immediato.
Quanti impianti sono necessari per ricostruire un’arcata completa?
Il numero di impianti è variabile a seconda della situazione anatomica e quindi verrà deciso all’atto dell’intervento.
Vi sono limiti di età per l’implantologia?
No, l’unico limite è dato comunque dalle condizioni generali di salute. Non esistono controindicazioni assolute, possono esistere controindicazioni relative ma le condizioni vanno valutate da caso a caso.
Chi può essere sottoposto a un intervento di implantologia?
Qualsiasi persona in buona salute. Le controindicazioni riguardano i pazienti con gravi (ad es. infarto recente), con diabete scompensato, osteoporosi, sinusite mascellare o gravi malattie in corso.
Per poter inserire degli impianti devo avere abbastanza osso a disposizione
Gli impianti vengono inseriti nell’osso dei mascellari. Dopo la perdita dei denti quest’osso inizia a riassorbirsi. Quindi è possibile che non ce ne sia a sufficienza per poter alloggiare gli impianti. Più tempo è trascorso dalla perdita dei denti e maggiori sono le possibilità che l’osso si sia riassorbito. È comunque possibile rigenerare l’osso con degli interventi chiamati di chirurgia rigenerativa. Quindi anche nei pazienti “senza osso” si può praticare l’implantologia, eseguendo però prima interventi di chirurgia rigenerativa.
Qual è la durata degli impianti dentari?
Un impianto non è paragonabile ad un dente naturale ma è pur vero che come il dente deve essere sottoposto a controlli (scrupolosa igiene quotidiana, controlli ed igiene professionale semestrale) e se non viene mantenuto pulito e controllato può ammalarsi e richiedere delle terapie, così si comporta un impianto endosseo con protesi. Sono documentati casi di impianti ben mantenuti che sono ancora in funzione dopo 25 anni.
Esiste il “rigetto”?
No. Il rigetto è una reazione con la quale il sistema immunitario dell’organismo riconosce ed attacca delle parti biologiche considerandole come non proprie. Gli impianti sono componenti in titanio, un metallo biocompatibile quindi inerte che non viene riconosciuto dal sistema immunitario e non stimola nessuna reazione, nè immunitaria nè allergica. Viceversa si può contemplare il fallimento.
Con gli impianti posso mangiare come fossero i miei denti naturali?
Assolutamente si. La sensazione prodotta dai denti artificiali supportati da impianti è molto vicina a quella dei denti naturali, alcuni pazienti riferiscono un grado di soddisfazione sovrapponibile alla dentatura naturale.
Con la diffusione dell’implantologia i vecchi “ponti” per rimettere i denti mancanti sono superati?
Nella maggior parte dei casi, sì. È possibile sostituire ogni dente singolarmente come se fosse un dente naturale senza intaccare i denti vicini. Rimane sempre il fatto che deve esserci osso disponibile sia in altezza che in spessore.
In caso di perdita di altri denti, si perde tutto il lavoro?
No, gli impianti sono dei pilastri artificiali che simulano le radici dei denti quindi quelli inseriti rimangono utilizzabili nel tempo con la possibilità di inserirne altri e di protesizzarli. Questo invece non è possibile con i ponti tradizionali in quanto una volta perduto il pilastro di un ponte viene ad essere compromesso tutto il lavoro

Ortodonzia
È vero che il trattamento ortodontico può migliorare l’estetica del viso?
Sicuramente sì e non solo, infatti, miglioramenti altresì il sorriso e la funzionalità dell’occlusione, oltre a ridurre il rischio di parodontopatie e carie, grazie alla possibilità di pulire più efficacemente denti ben allineati.
È vero che se i denti sono mal allineati creano una cattiva funzione occlusale e/o un danno estetico?
Il disallineamento, se non supera certi limiti, potrebbe non causare alcun tipo di problema al sistema occlusale, né danneggiare l’estetica del sorriso. A volte può comportare alterazioni dell’estetica del sorriso, senza influire sulla funzione occlusale; altre volte può accadere il contrario e cioè a causa di mal posizionamenti dentali si verificano disturbi del sistema occlusale, ma non alterazioni dell’estetica.
Quando capisco di aver bisogno di un trattamento ortodontico?
Spesso ci sono dei sintomi poco evidenti tipo il mal di testa o dolori cervicali alle spalle e alle orecchie, segnali di allarme che consigliano un controllo presso lo specialista; altri segnali più evidenti sono invece la formazione di spazi, inclinazioni, rotazioni o affollamenti tra i denti.
Mi hanno detto che denti che non combaciano perfettamente, sono causa di mal di testa. È possibile?
Si è possibile perché la mandibola può subire delle modifiche nel suo assetto posturale a causa di denti che non combaciano bene; tali modifiche si riflettono in una disfunzione muscolare e articolare e questa nel tempo può generare dolore nel distretto cranio facciale.
Le mal occlusioni si possono prevenire?
Le mal occlusioni sono spesso causate da fattori ambientali di vario tipo che intervengono nel periodo di formazione e sviluppo dei mascellari e dei denti. La prevenzione fatta con il controllo di tali fattori è sicuramente efficace, ma quasi sempre risulta difficile individuare tali fattori; ecco perché è importante il controllo dall’ortodonzista, il quale può intercettare e rimuovere i problemi che possono ostacolare il corretto sviluppo della dentatura.
Qual è la durata del trattamento ortodontico?
La durata è sempre legata al problema da trattare, dunque può variare da pochi mesi a 3-4 anni. Nel bambini in crescita, invece, si alternano periodi di trattamento, a periodi di attesa e monitoraggio, quindi i tempi sono difficilmente calcolabili.
Qual è la frequenza migliore dei controlli?
Una volta al mese.
Ci sono limiti di età per un trattamento ortodontico?
L’allineamento dei denti si può fare anche in età adulta, purché i tessuti di sostegno dei denti siano in buone condizioni.
Si può montare l’apparecchio ortodontico su una corona?
Sicuramente sì.
Un trattamento ortodontico provoca dolore nel paziente?
Nel giro di pochi giorni i fastidi causati dall’applicazione dell’apparecchio scompaiono, si tratta di piccole irritazioni della mucosa nei punti di contatto con l’apparecchio o di una lieve dolenzia dentale spontanea e alla masticazione.
Esisitono diversi apparecchi ortodontici?
Si possono distinguere due macro tipologie, fissi e mobili, ovvero i primi vengono cementati o incollati ai denti; quelli mobili sono invece applicati e rimossi dal paziente. La scelta del tipo di apparecchio è fatta dallo specialista in base agli obiettivi da raggiungere. Dopo aver analizzato il tipo di mal occlusione e le esigenze del paziente ed aver combinato tali informazioni con le aspettative dello stesso, si seleziona l’apparecchio più adatto.
Cos’è la contenzione?
È la consegna dell’apparecchio al paziente che dovrà portare secondo le prescrizioni d’uso, fatta alla fine del trattamento come mezzo per stabilizzare la correzione ottenuta.
Bisogna evitare alcuni cibi durante il trattamento ortodontico?
È sempre consigliato un ridotto consumo di cibi e bevande dolci che generano una placca acida, che può causare la carie e favorire malattia parodontali. Nel corso del trattamento è consigliabile tagliare a pezzi piccoli cibi duri e fare attenzione a gomme da masticare, caramelle dure, ecc, in grado di danneggiare i brackets e i fili dell’apparecchio.
La carie può essere causata dall’apparecchio ortodontico?
Anche se l’apparecchio fisso facilita il ristagno di cibo, non è certamente causa di carie, se il paziente, esegue sempre le istruzioni per l’igiene consigliate dall’ortodontista.
Può sistemarsi da sola la dentatura di un bimbo con la crescita?
No, anzi con il passare del tempo le problematiche possono aumentare a causa del fatto che in molti soggetti l’eruzione dei molari permanenti, riduce ulteriormente lo spazio per i denti anteriori.
Quando la prima visita ortodontica in un bambino?
Intorno a i 5 anni poiché malocclusioni scheletrico-dentali possono essere già trattate.
Quando si avvia un trattamento di ortodonzia nei bambini?
Di solito si anticipa precocemente intorno ai 4/5 anni, dipende dalla gravità della malocclusione, perché spesso può complicarsi con la crescita provocando situazioni tipo il morso incrociato o le terze classi scheletriche.

Parodontologia
Cos’è la paradontite?
È la malattia delle gengive che può produrre sanguinamento gengivale, gonfiore con ascessi e conseguente crescente mobilità ed eventuale perdita dei denti. A volte esiste una componente di familiarità per questa malattia o può anche essere conseguenza di malattie come il diabete. Nei casi lievi è sufficiente l’ablazione del tartaro ed il curettage; in quelli più severi può essere necessario l’intervento chirurgico di rigenerazione ossea guidata.
Cosa può causare la mobilità dei denti?
Ci possono essere diverse cause come la manifestazione di parodontosi a livello delle gengive, un’infezione intorno al dente o una sofferenza del legamento alveolo-dentario.
Perché si ha sensibilità dentale?
Le principale cause sono le erosioni cervicali, l’ipersensibilità come conseguenza di terapie conservative o protesiche, le retrazioni gengivali, ed è variabile in ogni persona. Si può risolvere il problema con l’uso di dentifrici o colluttori specifici. Nei casi più gravi può essere opportuno intervenire con terapie più complesse (devitalizzazioni o rigenerazione guidata).
Quali sono le cause che fanno muovere i denti?
Molte sono le cause che possono dare mobilita’ dei denti: manifestazione di parodontosi a livello delle gengive ad esempio come anche di un’infezione intorno al dente. Si puo’ avere mobilita’ anche nei casi di sofferenza del legamento alveolo-dentario dovuto a sovraccarico occlusale( dovuto ad un incongruo rapporto tra le arcate dentarie antagoniste).
È vero che in gravidanza si possono rovinare i denti?
Frequentemente si verificano arrossamenti, gonfiori e sanguinamento dalle gengive, sono importanti i controlli dal medico.
Come si procede quando la pulizia radicolare non è sufficiente?
In questo caso si procede chirurgicamente, riducendo, in una sola seduta, i difetti ossei e predisponendo le gengive alla guarigione. Per affrontare con successo la parodontite sono indispensabili un’accurata igiene e controlli periodici.

Protesi fissa
Ci sono conseguenze nel non rimpiazzare un dente estratto?
Anche se apparentemente non sembra grave la perdita di un dente, nel tempo possono verificarsi dei problemi sia per lo spostamento dei denti vicini (l’organismo tenderà a chiudere quello spazio), rendendo difficoltoso il riposizionamento di un dente sostitutivo, sia perché avviene la perdita di funzionalità del dente corrispondente.
Qual è la tecnica più efficace per sostituire i denti?
L’implantologia è sicuramente la tecnica più efficace; infatti con essa non si rende necessario rimpicciolire i denti vicini, come nel caso della preparazione del ponte. Anche il rischio di carie sotto il ponte è maggiore visto che i denti sono uniti.
Mi hanno detto che con il metodo tradizione del ponte si spende meno. È vero?
Non è detto, nel caso in cui si sostituisce un solo elemento. L’implantologia ha un costo più elevato per via della vite in titanio (una vite e un elemento protesico per ogni dente che viene sostituito). Quello che va detto è che il costo del ponte è comunque legato ad almeno 3 elementi protesici (l’elemento mancante e i due denti pilastro) oltre alla preparazione dei denti contigui.

Protesi mobile
È possibile che l’aspetto del viso cambi dopo una protesi dentaria?
Sì, con la protesi sia le labbra che le guance avranno un migliore sostegno, migliorando l’aspetto di labbra, volto e del profilo in generale. Si potrà mostrare senza timidezza il sorriso dei nuovi elementi dentari che saranno rapportati ai lineamenti del viso.
Devo portare sempre la protesi mobile?
Per abituarsi all’inizio è consigliabile portarla il più spesso possibile. Se inizialmente dovesse provocare dei fastidi come arrossamenti o ulcere, è necessario recarsi dal proprio dentista che provvederà a modificarla adattandola meglio alla bocca ed eliminando ogni fastidio; superata questa fase lo stesso medico vi indirizzerà ad un eventuale uso anche notturno.
Occorre molto tempo per abituarsi alla protesi mobile?
Un periodo di tempo per abituarsi alla protesi è necessario perché con essa di deve imparare a mangiare e parlare, ed è facile avere una maggiore salivazione; in genere dopo alcune settimane ci si abitua perfettamente.
Bisogna seguire un’alimentazione particolare per abituarsi a mangiare con la protesi?
Si consiglia di cominciare con una dieta liquida/semiliquida, introducendo cibi morbidi in piccoli pezzi, un poco alla volta; è importante altresì masticare con tutte e due le parti della bocca; è invece sconsigliato mangiare cibi troppo duri o troppo caldi.
Ci sono esercizi che possono aiutare a parlare con la nuova protesi?
Ogni persona, in base alle proprie sensazioni, può esercitarsi in vari modi per migliorare a parlare con la protesi. Alcuni esercizi che si possono fare sono: provare a leggere ad alta voce pronunciando parole difficili e parlare lentamente; chiudere la bocca deglutendo; provare a ridere.
Anche se ho una dentiera modellata perfettamente, avverto una sensazione di instabilità. Da cosa è dovuto?
I muscoli della bocca non sono abituati al corpo estraneo e la lingua agisce come leva per controllare la stabilità, per questo nei primi tempi si può avvertire questa sensazione. In questi casi può essere utile l’uso di un adesivo che aiuterà ad abituare i muscoli della bocca.
Può succedere che il cibo possa infiltrarsi tra la dentiera e la gengiva?
Se la dentiera è perfettamente aderente alla gengiva non c’è questo rischio. Solo con il passare del tempo, il naturale ritirarsi della massa ossea, può provocare questo fenomeno; per questo è necessario un periodico controllo dal dentista.
Come si può pulire efficacemente la dentiera dopo aver applicato un adesivo insolubile?
Normalmente si utilizzano delle compresse detergenti che sciolgono i residui di pasta.
Ci sono accorgimenti particolari per mantenere una dentiera sempre in ottime condizioni?
Una buona igiene orale giornaliera, garantisce il mantenimento della dentiera in buone condizioni.

Sbiancamento dei denti
Cosa determina i denti scuri?
I denti possono prendere una colorazione scura a causa di fattori esterni, come il fumo e l’abuso di cibi o bevande tipo liquirizia, caffè, ecc., oppure di fattori interni che determinano la colorazione scura sin dalla formazione del dente.
I fattori esterni sono rimovibili già con l’igiene professionale, accompagnata da una accurata cura personale dei denti.
I denti scuri a causa di fattori interni, invece richiedono un intervento più specifico come lo sbiancamento professionale.
Tra le cause interne riconducibili al fenomeno dei denti scuri si ricordano:
- L’uso eccessivo di fluoro durante la formazione dei denti
- L’uso di antibiotici contenenti tetracicline durante l’infanzia o dalle madri in gravidanza
- Traumi
- Anomalie congenite dello smalto (amelogenesi e dentinogenesi)
Lo sbiancamento è adatto a tutti?
La procedura sbiancante è sconsigliata ai soggetti con forte sensibilità dentale a cibi e bevande calde e fredde o che presentano denti frontali lesionati.
Quanto è efficace lo sbiancamento?
Perché possa essere efficace lo sbiancamento dovrebbe essere preceduto da una igiene dentale, in quanto le sostanze utilizzate non agiscono su tartaro, corone protesiche, otturazioni, ecc..
Qual è il miglioramento dello sbancamento?
Bisogna tenere conto che la tecnica più comunemente utilizzata (Luce + gel) può produrre un miglioramento massimo di 9 gradi di tonalità, ma in generale si riesce ad avere un miglioramento di 6 -7 gradi di tonalità. È possibile che il trattamento si prolunghi a più sedute in caso di denti troppo ingialliti.
Per quanto tempo mediamente dura lo sbancamento?
Sedute regolari di igiene orale e l’uso di dentifrici sbiancanti allungano la durata del risultato, ma dipende anche dalla buona cura dei propri denti da parte dell’utente.
La procedura sbiancherà anche le corone e le otturazioni?
No, lo sbiancamento dei denti funziona solo su denti naturali.
Le sostanze utilizzate per lo sbiancamento sono dannose per lo smalto?
Assolutamente no. Alcune persone possono percepire una maggiore sensibilità dei denti al caldo o freddo, ma solo temporaneamente. Per questo si consiglia l’associazione di un dentifricio al fluoro e l’astensione dal bere bevande troppo fredde o calde nelle prime e 24 ore.
Richiedi informazioni
Le risposte sono a carattere conoscitivo e non possono in alcun modo sostituire una visita medica.
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